Gianni Silano.it
 

LA SCIMMIA IL RAGNO E IL TAMBURO

di GIANNI SILANO

Gianni Silano: narratore
Umberto Vitello: percussioni
Mauro Vizioli: mimo
Steve Emejuru: danza

Ossa sparse a terra, pietre, grappoli di conchiglie, zucche svuotate e riempite di semi. Materia inerte, oggetti apparentemente senza vita. Ma l’uomo, capace da sempre di soffiare creatività sul mondo, trasforma le cose e in quel momento nasce la musica. L’uomo inventa lo strumento musicale, anzi diventa esso stesso strumento musicale quando abbellisce il proprio corpo con orpelli sonori, intorno al collo, ai polsi ai piedi che danzano e calpestano la terra madre nei riti propiziatori e di ringraziamento. Ossa, conchiglie, sassi, legno diventano allora insostituibili documenti organologici, perdono la loro condizione di immobilità per elevarsi a preziose testimonianze, dense di storie misteriose e di segreti. La maraca diventa oggetto di potere nelle mani del malvagio stregone, l’udu, il cuore che pulsa, è il vaso di Ananse, il ragno alla ricerca della saggezza, la sansa genera il mito della creazione Bantu, i talking drums imitano fonemi e dialetti e i tamburi segnano l’inizio della festa e la danza di Ubu Ubu. Canti e leggende sugli strumenti musicali, ritmi composti e cadenze ossessive, danze e grida sciamaniche, lo spettacolo è un continuo contrappunto tra suono e parola, tra danza e percussioni. La scimmia, nel frattempo, osserva curiosa, vuole imparare e l’uomo glielo insegna, come un fratello maggiore, paziente e comprensivo.

Tecnica: teatro d’attore, mimo, maschere, danza, musica dal vivo, percussioni
Età consigliata: 7 – 13 anni
Durata: un’ora
Regia: G. Silano

Lo spettacolo, che si avvale della collaborazione di Steve Emejuru, danzatore e operatore culturale nigeriano, è stato testimonial della giornata per i diritti dell’infanzia 2007 organizzata alla Sala Umberto dalla Provincia di Roma e da Telefono Azzurro.


Scarica il file in formato word